Comprare su Amazon è meglio che in negozio? Sì e spiego perchè!

Chi mi conosce sa che compro praticamente tutto on-line, specialmente su Amazon faccio un centinaio di ordini all’anno.

In tanti criticano questo modo di fare principalmente perchè comprare on-line significa far chiudere i negozi in città. Allora andiamo a vedere davvero perchè sempre più persone si affidano agli acquisti su Internet, specialmente su Amazon.

L’esperienza in un negozio di elettronica

Attirato da un’offerta interessante in volantino, mi reco in un negozio Euronics per comprare un notebook per mia madre. Nulla di pretenzioso, caratteristiche basiche.

In negozio il prodotto in offerta non era esposto, ma me ne mostrano uno simile e, visto in negozio, mi ha convinto. Chiedo quindi al commesso se è possibile restituirlo in caso di problemi o di ripensamento. Risposta: “sì, se ce lo porta entro 8 giorni”.

Compro il PC, lo porto a casa e comincio a configurarlo. Ed ecco venire i problemi:

  • Il PC si incarta (va lentissimo e a scatti) ogni volta che parte un aggiornamento di Windows o di uno dei componenti
  • In alto a destra dello schermo c’è un “Backlight bleeding” fastidiosissimo, al punto che mi chiedo se nel montaggio del pannello non abbiano fatto errori.
  • Pixel bruciato proprio in mezzo allo schermo
  • Bonus: la tastiera era estremamente plasticosa, al punto che scrivendo si perdevano alcune lettere.

Vado in negozio e mi dicono che posso restituirlo, ma mi fanno un buono. “Ok” penso io, non ci sono problemi, avrò tempo per comprare cose, oggi un forno a microonde, domani delle ricariche telefoniche…

SBAGLIATO!
Il buono ha queste caratteristiche:

  • È indivisibile: devo usarlo in una volta sola (immagina recuperare un buono dopo aver magari speso 1200 € per un televisore nuovo 😱).
  • Vale solo 90 giorni: superato il tempo, “ciao ciao” soldi.
  • Non può essere usato per comprare ricariche telefoniche, Netflix, buoni regalo, ecc. (dicono per via dell’IVA diversa, peccato che una nota di variazione sia un processo semplice nei programmi di contabilità, ma vabbè! 🙄)
  • Può essere usato solo in quel negozio, non online (quindi sei limitato alla disponibilità ed alle offerte di quello specifico negozio).

Ho chiesto al responsabile di negozio che almeno si allungasse la validità, così da avere il tempo per fare una lista di prodotti da acquistare per arrivare all’importo di quasi 400 €.
Risposta cortese ma ferma: “mi spiace, il regolamento è questo“.

L’esperienza di acquisto su Amazon

Vediamo ora come funziona su Amazon:

  • Seleziono il prodotto (o i prodotti) che mi interessano, spesso a prezzi nettamente inferiori a quelli del negozio.
  • Pago ed attendo che mi arrivi il pacco a casa.
  • Se il prodotto non mi piace o ha un difetto ho 30 giorni per andare negli ordini e cliccare su “restituisci articolo”.
  • Stampo la ricevuta col codice a barre che mi dà Amazon, metto tutto nel pacco originale.
  • Consegno il pacco al corriere o, in alternativa, lo lascio in uno delle migliaia di locker in giro per l’Italia.
  • Dopo 2 giorni ho i soldi sulla carta di credito.

Nessun vincolo, nessun buono con strane limitazioni, nulla… semplice e veloce.

Conclusioni: Amazon VS Negozio

Senza troppi giri di parole: vince Amazon a man bassa!

A parte evitare di cadere nelle truffe online ed un problema alcuni anni fa con Amazon tedesco, la mia esperienza su Amazon è qualcosa che rasenta la perfezione dal punto di vista del cliente. Parliamo di un centinaio di ordini che faccio ogni anno senza alcun intoppo (e quando c’è, te lo risolvono subito).

I negozi sono destinati a chiudere?

Non lo so, ma quello che posso dire è che devono offrire un servizio migliore, devono coccolare il cliente, devono giustificare il prezzo più alto che si paga in negozio.

Il consiglio che voglio dare è di prendere spunto dal servizio clienti di Amazon, ma anche quello di catene come Leroy Merlin, Decathlon o Esselunga che mettono il cliente al centro.

Perchè i consumatori oggi hanno una vasta scelta e la User Experience non è solo un vuoto anglicismo, ma l’ago della bilancia che decide fra il restare sul mercato o essere destinati alla chiusura.

Nicola Autore

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